Lunedì prossimo si terrà il Consiglio dei Ministri con temi caldissimi in discussione relativi alla Legge di
Bilancio 2024.
In particolare, saranno discusse e approvate le: riduzione IRPEF 2024 con l’unione di due scaglioni, riduzione IRES.
Il CdM dovrà discutere sul progetto di bilancio atteso da Bruxelles e i primi schemi della manovra.
Già nelle scorse settimane grazie alle anticipazioni in commenti ufficiali dei rappresentanti del Governo
si apprendevano le ipotesi più accreditate sulle riduzioni IRPEF e IRES per il 2024 seppur manifestate
con estrema cautela visto lo scenario economico generale.
Ricordiamo che il ministro dell’Economia Giorgetti, durante l’audizione sulla NADEF tenutasi il 10 ottobre, faceva nuovamente il punto sulle prossime mosse del Governo rispetto alla Legge di Bilancio 2024 che resterà l’argomento principale dei prossimi mesi.
Alla stampa aveva dichiarato che: “Lo sforzo per contenere la spesa non sarà semplice da digerire, (…)
ma un controllo ferreo è ineludibile” aggiungendo che il Governo non accoglierà emendamenti per coprire maggiori maggiori spese con maggiori entrate.
Secondo il ministro occorre un fermo controllo della spesa, anche alla luce delle nuove regole che si stanno delineando per la governance economica europea, e occorre lavorare sui quattro pilastri della manovra finanziaria:
1. taglio al cuneo fiscale,
2. accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF, 3. pacchetto famiglia,
4. rinnovi dei contratti pubblici per garantire la sostenibilità del debito.
Dovrebbero però restare invariati gli sconti in dichiarazione che normalmente si applicano per le spese sanitarie, casa, famiglia e risparmio energetico.
Ora, il Consiglio dei Ministri che si terrà lunedì prossimo metterà sul tavolo dettagli sulle azioni dell’Esecutivo per:
ridurre l’IRPEF 2024 con l’unione di due scaglioni (possibile al momento solo per un anno, secondo le previsioni)
ridurre l’ IRES solo per chi assume stabilmente lavoratori.
In merito all’accorpamento delle due aliquote IIRPEF inferiori, che alzerà da 15.000 a 28.000 euro l’attuale aliquota minima del 23% dovrebbe essere coperto facendo scendere da 120.000 a 100.000 euro la soglia di reddito che inizia ad alleggerirli.
Il taglio IRPEF partirà con una copertura integrale limitata al prossimo anno, e quindi imporrà coperture per le manovre successive.
Mentre per la mini-IRES le azioni in campo si dovrebbero tradurre in un’aliquota del 15%, nove punti sotto l’attuale 24% che sarà riservata solo a chi aumenterà il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato.